Patagonia Tsali 2
Recensione - Review
Ad
una prima occhiata, le Patagonia Tsali non sembrano niente più che
un paio di scarpe da trekking estive, dal look discreto, quasi
elegante, tutt'altro che aggressivo-dinamico-sportivo, senza
particolari caratteristiche tecniche che si facciano notare. Non
fanno certo innamorare al primo sguardo.
Il trailrunner cerca
nelle scarpe il meglio della tecnologia, e queste scarpe non danno
proprio l'impressione di essere un prodotto altamente tecnologico. E,
anche indossate, ti viene il dubbio che possano essere scarpe adatta
al trail running.
Vediamo cosa nascondono.
La Tsali è una
scarpa molto leggera, pesa 280gr, ed è indicata a chi ha una
meccanica di corsa con appoggio neutro e un arco medio. E' adatta
anche a chi ha bisogno di usare una soletta personalizzata. Le
versioni maschili e femminili presentano specifiche differenze
studiate per adattarsi alla diversa anatomia del piede.
La tomaia
è in mesh di poliestere a trama molto fitta, internamente è
rivestita in tessuto; assicura una calzata comoda e larga nella zona
dell'avampiede, e una calzata molto aderente lungo tutto il piede; è
ben fatta, ma non consente un ottimale traspirazione in condizioni di
clima caldo; è sottoposta ad un trattamento, denominato DWR(durable
water repellent), che le permette una maggior resistenza alle
infiltrazioni d'acqua che può risultare utile per evitare di
bagnarsi i piedi durante attraversamenti, che durino pochi secondi,
di corsi d'acqua o pozzanghere; oppure attraversando lunghe distese
di erba alta bagnata; ma non è tanto idrorepellente da permettere al
piede di restare asciutto in condizioni di pioggia.
Lungo la
superficie della tomaia sono presenti inserti in pelle. Quelli posti
nella parte interna si estendono lungo tutto la superficie e sono
collegati al sistema di allacciamento. Il collarino è ben imbottito,
avvolge bene la caviglia; la conchiglia al tallone è ben conformata,
non ingombrante, ed è fatta di un materiale abbastanza elastico; non
fa sentire la sua presenza.
La linguetta è imbottita molto bene ,
per tutta la sua lunghezza , ed è cucita all'interno della tomaia
per quasi tutto il suo sviluppo, a evitare che si sposti durante la
corsa. Inoltre, sulla sua superficie, vi sono cuciti, incrociandosi a
x su un inserto di pelle, le asole passa lacci in tessuto.
Queste
asole, a differenza delle altre - che sono lungo tutto il margine
della tomaia , nella parte inferiore – vanno a passare all'interno
di occhielli posti molto più in basso sulla superficie della tomaia,
andando a formare - insieme agli inserti di pelle e agli occhielli in
metallo posti sul collarino - un sistema di allacciamento, denominato
X-Dynamic, che permette un supporto contenitivo per il piede, il
quale risulta sempre ben alloggiato al suo interno. Lungo la tomaia,
poco sotto il collarino, a contatto con l'intersuola, si trovano
delle placche in plastica trasparente , che hanno funzione protettiva
contro eventuali urti laterali. Le placche presentano fori per non
impedire l'areazione.
Sul puntale è presente una conchiglia di
protezione , composta da uno strato di gomma dallo spessore di 1
millimetro, che riveste una struttura in pelle che si estende lungo
l'avampiede e la cui conformazione permette di avere un dorso alto
che non viene a contatto con la parte superiore delle dita dei piedi;
la forma del puntale permette alla tomaia ampia capacità di
torsione, e questo, oltre a evitare punti di tensione e strofinamento
sul piede, permette al mesh di soffrire minor stress , ed evitare
l'usura tipica della zona, che a volte porta il mesh a deteriorarsi
ai lati, fino al punto di strapparsi, la dove si congiunge con
l'intersuola.
L'intersuola è composta da una gomma Dupont
che Patagonia dichiara essere più leggera del 25% rispetto ad una
normale gomma EVA.
L'intersuola, nel suo sviluppo, segue
anatomicamente la forma del piede, ed
insieme a una suola di
gomma a multi densità, costituisce una struttura lineare con ampia
superficie d'appoggio al suolo, che favorisce la stabilità.
Nel
punto di appoggio all'avampiede, l'intersuola risulta essere alta
2,10cm, mentre nel punto del tallone è alta 3,30cm. Presenta quindi
un differenziale che rientra nei limiti di quelli che ha una scarpa
intermedia, categoria alla quale la Tsali rientra anche come
pesantezza.
Nella zona del tallone e dell'avampiede, l'intersuola
presenta degli inserti di gomma distinguibili dal colore , e che
hanno diversa intensità: quello situato sotto il tallone favorisce
l'assorbimento dell'impatto durante l'appoggio; quello posto sotto
l'avampiede, più denso, e con forma convessa, ha la funzione di
favorire la risposta elastica dell'intersuola, aiutando la
transizione dal momento di appoggio al momento della spinta.
La
suola presenta una tassellatura differenziata, sia per quanto
riguarda la forma dei tasselli, che per la loro direzionalità e
disposizione, e studiati per
favorire la trazione in salita e in
discesa.
Sui sentieri, assorbe molto bene le asperità del fondo,
siano sassi o radici affioranti, sia al tallone che nella zona
dell'arcata del piede; l'avampiede risulta molto flessibile, è privo
di sistemi di protezione contro gli urti, e questo permette una buona
interpretazione del suolo.
La Tsali è adatta soprattutto per
correre lungo i single-track dal fondo terroso, anche bagnati; ma
trova il suo limite su fondi con pietra bagnata, dove tende a perdere
grip durante la fase di spinta, soprattutto in salita.
Non è il
massimo di reattività in discesa su fondo molto sconnesso, se si
procede a forte velocità: il ritardo di risposta che può
verificarsi nei veloci cambiamenti di direzione, dovuto alla
morbidezza dell'intersuola, può comportare uno sbilanciamento del
corpo e una perdita di grip, soprattutto laterale. Quindi bene non
forzare.
Questa scarpa ha le caratteristiche per essere usata
soprattutto per medie- lunghe distanze a ritmo sciolto, ma non
tirato; data la sua leggerezza, la morbidezza dei materiali di cui
sono composti intersuola e suola, e tasselli che non sono troppo
pronunciati, questa scarpa risulta adatta anche ad affrontare lunghi
tratti di percorso asfaltato, dando la sensazione di avere ai piedi
una scarpa di categoria A3, molto efficiente, tra l'altro.
Consigliata una mezza misura più grande.