Scarpa minimalista, come vuol indicare il nome, la Minima ha un
differenziale di 6mm( SCARPA già adottava questa geometria nel modello
SPARK e nella sua evoluzione, la RAPID), peso di 290gr.
domenica 30 giugno 2013
giovedì 27 giugno 2013
Zaino Lafuma Speedtrail 5L
Lafuma Speedtrail 5 - Regolazioni |
Zaino Idrico Vest/Gilet Trailrunning 5 Litri
Prezzo: 75euro
Peso dello zaino: 270gr
Non sono un amante degli zaini idrici, per quanto ne riconosce l'utilità, e, soprattutto, l'ingensosità di alcuni. Ne ho uno che uso portare in inverno, ma d'estate preferisco indossare la cintura con le borracce, per avere una migliore aereazione della schiena, punto molto importante per la dissipazione del calore.
Tuttavia, la cintura può risultare molto limitata, nel caso del regolamento di una gara -ultra, se in questa è richiesto di portarsi anche il materiale di ricambio...
Per cui ho deciso di trovarmi uno zainetto con una capienza adeguata - 5 litri - con le borracce agli spallacci, in modo da poter "compensare" , anche minimamente, il carico dello zaino.
Ci sono diversi zaini di questa categoria, che vestono come gilet, fatti con materiali di qualità e con soluzioni ingegnose per lo stivaggio del materiale, ma uno tra questi mi ha colpito più di tutti, lo zaino Lafuma Speedtrail 5, proprio per una sua caratteristica che all'inizio mi lasciava perplesso, ma che poi, ad una più attenta riflessione, e dopo averlo provato, è risultata proprio uno dei suoi punti di forza: gli spallacci.
Gli spallacci dello SpeedTrail non sono fatti in tessuto imbottito, come tutti gli altri, ma sono fatti di un materiale in gomma minimamente elastico, flessibile. Questo mi lasciava perplesso, la sua relativa rigidità. Poi, ripensandoci, ho capito che proprio il materiale più denso e rigido degli spallacci "Flexigrip" può portare dei vantaggi, in quanto, a differenza degli altri spallacci, non scarica il peso sulla clavicola, ma scarica il peso più diffusamente su tutta la propria struttura, e conseguentemente, scarica in maniera minore sulla clavicola! questo è un fattore che, sulle lunghe distanze, risulta molto comodo. Inoltre, la sua elasticità, gli permette di adeguarsi alla forma delle spalle e del torace, aderendo perfettamente al corpo.
Questo zaino , una volta indossato, e una volta regolata la tensione degli spallacci tramite i cavetti del sistema "Speedfit", diventa tutt'uno col torace, permettendo di trovare la giusta tensione a seconda del materiale caricato. Sulla parte anteriore, la messa in tensione degli spallaccinon avviene tramite normali cinturini, ma tramite un cavetto , che una volta strinto, non da alcun fastidio al torace e, non secondario, non consuma la maglietta.
Sulla parte anteriore degli spallacci sono posti due sacche portaboracce richiudibili, che, tramite due agganci in velcro, possono essere sistemati su due differenti altezze, a seconda dei gusti. Sui portaborracce poi sono state sistemati due ampie tasche, dove poter mettere telefono cellulare, macchina fotografica, gel o barrette. E nel caso non si usassero le borracce, optando per l'uso della sacca idrica, beh, ci si può mettere di tutto!!
Lafuma Speedtrail 5 : ingombro a pieno carico |
Lafuma Speedtrail 5: regolazioni portaborracce |
Lafuma Speedtrail 5: posizione sulla schiena |
Lafuma Speedtrail 5: capacità di carico |
Materiale stipato usando i porta borracce agli spallacci:
Riserva d’acqua1 litro (2 bottiglie da 50cl)
Riserva alimentare ( 5 barrette Carbo, due Integratori liquidi Magnesio+Potassio)
Telo termico
Indumenti di ricambio = Maglietta a maniche corte Nike Miler + pantaloncini corti Mizuno; Intimo termico (baselayer Smartwool) e tecnico a maniche lunghe (maglia Adidas Response maniche lunghe con cappuccio)
1 bicchieredi gomma
2 lampade funzionanti (Black Diamond Volt e Petzl) con pile di ricambio
Rotolo di benda elastica
Giacca waterproff con cappuccio Stoic Vaporshell
Guanti invernali leggeri e guanti impermeabili in neoprene
Pantavento impermeabile Camp Magic
Lo zaino, una volta svuotato del materiale o parte di esso, può essere "chiuso" su se steso usando le cordicelle e gli attachi, in modo da evitare che il materiale "balli" al suo interno durante la corsa :
Lafuma Speedtrail 5: regolazione speedfit |
domenica 23 giugno 2013
Scott T2 Kinabalu
Mesi fa è stata pubblicata su Spirito Trail la recensione della Scott Aztec 3, la prima vera recensione di un modello di questo Brand; una scarpa che acquistai su internet, incuriosito da questo marchio, di cui conoscevo solamente i meravigliosi modelli di Mountainbike, ma le cui scarpe non avevo mai avuto la possibilità di vedere. Presa della mia usuale taglia, la trovai una scarpa ben fatta e performante, peccato però che nella mia taglia mi calzasse un po stretta, chiudendo un po troppo sul pollice, cosa che da noia ad uno abituato ad indossare calzatura stile barefoot... per cui, trascorsi diversi km e non notando alcuna deformazione "accomodante" del puntale, molto ben fatto e ben protettivo, decisi di regalarla; la persona che potè goderne, confermo' tutte le mie impressioni positive.
Poco tempo dopo è uscito un nuovo modello Scott, molto interessante, e che sta riscuotendo un notevole successo: la T2 Kinabalu. Look accattivante, ma non solo quello.
La Kinabalu, rispetto alla Aztec, con la quale condivide la tecnologida eRide, presenta un puntale più spazioso ed una tomaia dalla forma più simile ai modelli stradali, che non allo scarponcino all-mountain; un sistema di allacciatura tradizionale, con lacci piatti; un intersuola che risponde in maniera più morbida al momento dell'impatto a terra nella zona del tallone, e agisce in maniera più reattiva nel momento di slancio; inoltre, ha una suola dal disegno molto più aggressivo, rispetto alle Aztec, e che si adatta meglio ai diversi tipi di fondo di un percorso trail, rispetto a quella del modello eRige Grip 2, studiato specificatamento per i percorsi di montagna dello skyrunning. Inoltre, la Kinabalu presenta una soluzione proveniente dal mondo del trialthon, che consiste in dei canali posti sotto il rivestimento interno della scarpa , quello sotto la soletta, che permettono una veloce fuoriuscita dell'acqua imbarcata, tramite quei canali di sfogo che si possono notare lateralmente nell'intersuola, alle sue estremità.
Una scarpa molto comoda con la quale poter affrontare anche lunghe distanze, e persino correre su strada senza problemi.
I miei voti:
Comfort 4/5
Protezione 3/5
Peso 4/5 (270gr)
Traspirazione 3/5
Ammortizzazione 3/5
Stabilità 3/5
Grip 4/5
Scott Eride Aztec 3
Peso: 360gr
Differenziale: Tallone 36mm avampiede 24
Categoria: Salomon Crossmax, La Sportiva Raptor, Asics Fuji Trabuco, Adidas Riot 4TR, Brooks Cascadia, Tecnica Diablo Max, New Balance 810, The North Face DoubleTrack, Saucony Xodus 3, Inov-8 Roclite 315
Comfort 4/5
La tomaia "Ergologic Fit" si presenta come una struttura ergonomica ingegnosa, divisa in due settori: quello anteriore, in tessuto mesh, forma un “calzino” ben imbottito nella zona di quella che normalmente è la “linguetta”; quello laterale-posteriore, costituito da una esoscheletro in gomma, molto fine e flessibile, a rinforzo di un tessuto a trama fitta, che termina in un contrafforte tallonare molto alto sul piede, al limite della mobilità della caviglia, robusto e fasciante: la conchiglia è molto rigida, e forma una “profonda” conca sotto l'abbondante imbottitura del collarino e della linguetta posteriore, rivestita internamente con un tessuto traforato molto piacevole al tatto. Una volta indossata, la scarpa avvinghia il piede in maniera totale, e in modo confortevole, trasmettendo la sensazione di essere piacevolmente stretti nell'ovatta. Per favorire la vestibilità sul collo del piede, la “linguetta” termina con un bordo superiore sagomato in modo da non ostacolare il movimento del tendine del muscolo estensore lungo dell'alluce.
La soletta interna, rimovibile, ha uno spessore di pochi millimetri, una superficie inferiore traforata.
Il puntale del “calzino” presenta una forma dalla curvatura molto pronunciata, chiude molto le dita del piede; vestendo la propria taglia si sta al limite della vestibilità, questo tipo di contenimento può piacere o meno, occorre esserci abituati, anche perché comporta delle conseguenze importanti, nello stile di corsa, soprattutto in discesa, dove il peso del corpo viene scaricato su una superficie ristretta, le dita si possono affaticare maggiormente.
Protezione 5/5
Puntale ampio e solido, placca in TPU interna all'intersuola per proteggere il piede dalle asperità del fondo, compito ben coadiuvato da un intersuola che assorbe bene il fondo, ben smorzante pur senza essere morbida.
Peso 3/5
360gr non sono pochi, ma la scarpa non risulta pesante o impacciata.
Traspirazione 4/5
La tomaia è ben traforata, e la sua particolare struttura laterale permette una buona ventilazione del piede. Il reticolato fa entrare la sabbia fine, da evitare quindi l'uso nei deserti.
Ammortizzazione 3/5
L'intersuola con curvatura a profilo concavo "Ergologic ride" ha buone qualità smorzanti; non è propriamente una scarpa ideale per un appoggio di tallone, ma la sua conformazione “costringe” il piede ad un appoggio mediale.
Stabilità 5/5
La struttura dell'intersuola offre ottimo sostegno al piede nella zona mediale, che risulta soddisfacente anche per chi soffre di pronazione, e mostra i suoi vantaggi soprattutto sulle lunghe distanze, quando la curvatura naturale piede tende a “schiacciarsi” ed il piede inizia ad indebolirsi, determinando una diminuzione dell'efficienza dinamica ed aumentando così la sensazione di stanchezza e sofferenza. L'Eride diminuisce l'insrgere di questi effetti.
La tomaia è ben salda al piede, l'allacciatura tipo Quick-Lace asimmetrico, garantisce ottima tenuta, e il contrafforte tallonare - ben imbottito, e non stretto - pianta bene il piede al suo interno.
Grip 3/5
La pianta d'appoggio è una superficie dritta, la suola Vibram® GENIUS TRAIL è un composto bi-mescola Vibram® MultiTrek, caratterizzata da tasselli dalla forma simili a dei “ganci”, è progettata per offrire flessibilità e grande trazione anche in condizioni di fondo bagnato, purché su terreno compatto: suola-intersuola lavorano in modo da “copiare” il fondo in maniera eccellente; si può procedere sul terreno sconnesso senza mai perdere contatto, questa scarpa trasforma i sentieri in strade asfaltate!! Il comportamento cambia drasticamente sul fango, specialmente sulla superficie limacciosa sopra il fondo duro, o sulla “fanga” di neve e terra: la scarpa tende a scivolare in fase di spinta, di appoggio, in frenata.. Poca tenuta sul ghiaccio.
Conclusioni
Una scarpa che presenta delle soluzioni ingegneristiche avanzate ed efficienti, per offrire la massima sensazione di sicurezza e comodità, a tutti i tipi di atleti, con qualsiasi tipo e velocità di passo, per affrontare medie e lunghe distanze.
Per il tipo di calzata, meglio una mezza taglia più grande.
Particolare della linguetta asimmetrica che denota molta cura di progettazione |
Marcia dei Giganti, (PT) 23.06.2013
Non sò se il percorso è sempre stato questo, eppure questo evento -
giunto alla sua 36 edizione - è proprio un vero trail che si sviluppa in
gran parte all'interno del parco naturale dell'Acquerino. Nei suoi
ultimi km si percorre pure in un tratto di sentiero attraversato anche
durante il Trail del Malandrino.
L'evento è organizzato dal Gruppo podistico del Cai di Pistoia, gode del patrocinio del Comune e Provincia di Pistoia e della collaborazione di Comunità Montana Appennino pistoiese, Comune di Sambuca e del Corpo Forestale dello Stato di Pistoia. Il ritrovo della gara è fissato domenica dalle ore 7.30 a Ponte de’ Rigoli, la partenza libera, una volta pagati i 4 euro di iscrizione che permettono di avere un pacco gara a fine percorso, o meglio, percorsi, in quanto sono stati stabiliti 4 tipi di percorsi - da 4.8.16 e 20km, - per accontentare le diverse esigenze dei vari partecipanti, dai semplici accompagnatori-passeggiatori, ai trekker e ai corridori.
L'evento è organizzato dal Gruppo podistico del Cai di Pistoia, gode del patrocinio del Comune e Provincia di Pistoia e della collaborazione di Comunità Montana Appennino pistoiese, Comune di Sambuca e del Corpo Forestale dello Stato di Pistoia. Il ritrovo della gara è fissato domenica dalle ore 7.30 a Ponte de’ Rigoli, la partenza libera, una volta pagati i 4 euro di iscrizione che permettono di avere un pacco gara a fine percorso, o meglio, percorsi, in quanto sono stati stabiliti 4 tipi di percorsi - da 4.8.16 e 20km, - per accontentare le diverse esigenze dei vari partecipanti, dai semplici accompagnatori-passeggiatori, ai trekker e ai corridori.
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