Alle 6 del mattino, nella piazza di Fregona, incitati dallo speaker Alex Geronazzo, più di 400 atleti con le lampade frontali accese, si sono avviati lungo la strada e e puoi sui sentieri ancora avvolti nel buio, di una mattina calda e col cielo coperto, ma non minaccioso.
La sera prima , uno spettacolo pirotecnico di lampi aveva a lungo illuminato le nuvole in alto, con un tuonare incessante che sembrava il rombare di migliaia di harleydavison .. non prometteva certo bene, per la mattina successiva... E le previsioni meteo erano chiare: pioggia pioggia pioggia.. Eppure, sulla linea di partenza, i volti erano rilassati e allegri. Questa è gente che pioggia e grandine e tempesta non gli fa paura. Si parte scendendo su asfalto per poi imboccare il sentiero che dopo un paio di chilometri ci porta ad attraversare le grotte del Cansiglio
Ruperzio sulla passerella all'interno delle Grotte del Cansiglio
Oltrepassate le grotte, si attraversa la strada , si attraversa un piccolo borgo, e poi s'imbocca la via che ci porta al sentiero della salita al Pizzoc: una salita che sale progressivamente, e solo in alcuni e brevi punti diventa dura. Corribile per chi ha ha nelle gambe poi anche la capacità e consapevolezza di poter correre gli altri 45km che portato alla fine del percorso gara.. Per cui, quelli come me, misurando le proprie forze per coprire la distanza, l'affrontano camminando di buon passo, risparmiando forze ed energie, per correre poi quei restanti 45 km che dal Pizzoc proseguono senza particolari dislivelli da affrontare, se non la possibile fatica di tratti molto fangosi all'interno della foresta del Cansiglio. Peccato però che dalle nuvole sopra le nostre inizia a cadere una pioggia che da leggerina si trasforma piano piano, fino a diventare grandine. E mentre salgo, cerco di guardare intorno, in cielo, per vedere qualche spiraglio di luce, una speranza che sia una spruzzata passeggera, perchè mi annoiava un po il pensiero di dover percorrere tutto il tragitto sopra la pioggia. E invece solo nubi e nebbia. Ma quello che più mi impensieriva, erano quei lampi sopra le nostre teste... E con questa preoccupazione, alla fine termine il salitone, e non sono affatto provato, e gioisco finalmente di poter iniziare a far girare le gambe, corricchiare un po. Ma questa gioia finisce presto, che come arrivo al ristoro del Pizzoc, ci dicono che la gare è stata fermata, a causa proprio del pericolo lampi. La cosa non mi meraviglia. Decisione giusta. E così ci ripariamo nel rifugio. Ci dicono che sarebbero venute a prendere i concorrenti delle navette bus. Ma io dico: perchè aspettare il bus? se c'è una strada per scendere percorribile dal bus, perchè non ce la facciamo a piedi?
e così con Emilio Marco, Mirko, Ederedd, Joana, Ruperzio, Natalina, Gabri ed altri facciamo un gruppetto e inziamo a scendere lungo la strada, chiediamo informazioni ad un passante in macchina che ci spiega dove prendere il sentiero per ridiscendere a Fregone, che poi scopriamo ricongiungersi al percorso finale della gara. E' stato molto divertente scendere insieme, come fosse stato un trail autogestito. La delusione dell'annullamento della gara si è dissolta, e lentamente si sono dissolte anche le nuvole, tant'è che quando siamo arrivati, c'era il sole. Il pasta party , ricco di Menabrea, si è trasformato anche nella festa di compleanno di Gianni Cimbro. Insomma, ci siamo divertiti. E anche se non ho potuto vedere la rinomata foresta del Cansiglio, non mi sono sentito affatto "derubato" di questa aspettativa macnata. E questo grazie alla compagnia di tutti quanti.
La sera prima , uno spettacolo pirotecnico di lampi aveva a lungo illuminato le nuvole in alto, con un tuonare incessante che sembrava il rombare di migliaia di harleydavison .. non prometteva certo bene, per la mattina successiva... E le previsioni meteo erano chiare: pioggia pioggia pioggia.. Eppure, sulla linea di partenza, i volti erano rilassati e allegri. Questa è gente che pioggia e grandine e tempesta non gli fa paura. Si parte scendendo su asfalto per poi imboccare il sentiero che dopo un paio di chilometri ci porta ad attraversare le grotte del Cansiglio
Ruperzio sulla passerella all'interno delle Grotte del Cansiglio
Oltrepassate le grotte, si attraversa la strada , si attraversa un piccolo borgo, e poi s'imbocca la via che ci porta al sentiero della salita al Pizzoc: una salita che sale progressivamente, e solo in alcuni e brevi punti diventa dura. Corribile per chi ha ha nelle gambe poi anche la capacità e consapevolezza di poter correre gli altri 45km che portato alla fine del percorso gara.. Per cui, quelli come me, misurando le proprie forze per coprire la distanza, l'affrontano camminando di buon passo, risparmiando forze ed energie, per correre poi quei restanti 45 km che dal Pizzoc proseguono senza particolari dislivelli da affrontare, se non la possibile fatica di tratti molto fangosi all'interno della foresta del Cansiglio. Peccato però che dalle nuvole sopra le nostre inizia a cadere una pioggia che da leggerina si trasforma piano piano, fino a diventare grandine. E mentre salgo, cerco di guardare intorno, in cielo, per vedere qualche spiraglio di luce, una speranza che sia una spruzzata passeggera, perchè mi annoiava un po il pensiero di dover percorrere tutto il tragitto sopra la pioggia. E invece solo nubi e nebbia. Ma quello che più mi impensieriva, erano quei lampi sopra le nostre teste... E con questa preoccupazione, alla fine termine il salitone, e non sono affatto provato, e gioisco finalmente di poter iniziare a far girare le gambe, corricchiare un po. Ma questa gioia finisce presto, che come arrivo al ristoro del Pizzoc, ci dicono che la gare è stata fermata, a causa proprio del pericolo lampi. La cosa non mi meraviglia. Decisione giusta. E così ci ripariamo nel rifugio. Ci dicono che sarebbero venute a prendere i concorrenti delle navette bus. Ma io dico: perchè aspettare il bus? se c'è una strada per scendere percorribile dal bus, perchè non ce la facciamo a piedi?
e così con Emilio Marco, Mirko, Ederedd, Joana, Ruperzio, Natalina, Gabri ed altri facciamo un gruppetto e inziamo a scendere lungo la strada, chiediamo informazioni ad un passante in macchina che ci spiega dove prendere il sentiero per ridiscendere a Fregone, che poi scopriamo ricongiungersi al percorso finale della gara. E' stato molto divertente scendere insieme, come fosse stato un trail autogestito. La delusione dell'annullamento della gara si è dissolta, e lentamente si sono dissolte anche le nuvole, tant'è che quando siamo arrivati, c'era il sole. Il pasta party , ricco di Menabrea, si è trasformato anche nella festa di compleanno di Gianni Cimbro. Insomma, ci siamo divertiti. E anche se non ho potuto vedere la rinomata foresta del Cansiglio, non mi sono sentito affatto "derubato" di questa aspettativa macnata. E questo grazie alla compagnia di tutti quanti.
E grande il Gaggio sai ci pensavo proprio oggi tutto sommato non mi è sembrata una gara annullata tutto sommato si è corso e faticato e divertito comunque :-) abbandono l'eco di Roma e attacco il trail degli Eroi.... a presto e grazie per le belle foto che fai sempre
RispondiEliminascusate la mia presenza qua nel forum, ma avvrei bisogno di un consiglio e mi sembrava il caso di chiedere a degli esperti:
RispondiEliminaio avvrei voglia di camminare in montagna sulla neve, ma nn con le ciaspe (le ho provate e le odio), ho visto in vendita delle catene da neve per le scarpe e anche artigli da neve per scarpe, ora sarei interessato ad aquistare uno dei due ma nn so quale dei due prendere, sapete spiegarmi i pregi e diffetti di questi due?
so che nn è pertinente con il blog ma nn trovo nulla di questo in giro per internet. Poi vi chiedo anche cosa mi consigliate come scarpe per fare alpinismo (no su neve), la marca consigliata e il tipo di suola che deve avere ad un prezzo tra gli 80 e 100€, ho un paio della merrell ma la suola si sta scollando dopo solo un anno di utilizzo (utilizzo molto frequente)
sono sempre io,se avete un idea vaga va bene comunque, giusto per farmi un idea, dovrei vedere di questo entro la fine della settimana, volendo mi potete contattare via email klesk_mtl_@live.it
RispondiEliminaCiao,
RispondiEliminaio ho poca esperienza con le "catene" da neve, ma ti posso consigliare la
lettura del topic dedicatoa questo argomento sul sito di Spirito Trail a questo
link
http://www.spiritotrail.it/forum/viewtopic.php?f=23&t=1603&hilit=catene+neve#p26399