Devo essere sincero: quando sabato son partito da Prato, dall'autostrada osservavo i colli appenninici sommersi in una leggera nebbiolina incendiarsi dei bellissimi colori autunnali in una giornata di cielo limpido e soleggiato.... Mi dicevo: ma chi me lo fa fare! potrei evitare tutte queste ore di macchina per immergermi nei sentieri del mugellese, o andare sul Libro Aperto, fare una malandrinata e restare a mangiare polenta al sugo al rifugio della Croce Arcana...
Ma ho fatto bene a continuare il viaggio, e non ho rimpianto di essermi perso niente di tutto ciò: Biella, per la sua storia artigianale-industriale, è una sorella maggiore e più ricca della mia Prato, ed ho trovato affascinanti quei ruderi di fabbriche del tessile lungo il fiume, quasi facenti parte ormai della natura stessa; e i sentieri sono molto simili a quelli nei quali amo immergermi, in mezzo ai boschi autunnali correre su fondo di terra umida, morbida, tra le foglie cadute, nei colori di fiamma dei rami che contrastano col verde del sottobosco, ambienti in mezzo ai quali ben si integrano e spiccano i colori delle tenute dei trailer! E che bello superare la vetta del Casto e trovare le nebbia! e quella discesa, e quei tratti in single track, dopo il ristoro, sono stati molto divertenti! Un percorso, quello della mezza, che non annoia mai, attraverso faggete, abetaie, castagneti, non ti fa mancar nulla delle atmosfere che questi tipi boschivi sanno regalare in questo periodo dell'anno.
Il Trail del Monte Casto è più famoso per essere una festa, e non immaginavo di trovarmi bene su questo bellissimo percorso (ho fatto quello di 21km) con ai piedi le Vibram Fivefingers
.
Nessun commento:
Posta un commento