domenica 24 maggio 2009

DA PIAZZA A PIAZZA - 09 MAGGIO 2009

DA PIAZZA A PIAZZA - PERCORSO DI ANDATA

(40 km, ascesa +2401 mt, discesa -1791 mt) altimetria


ITINERARIO:
Santa Lucia - Villa Filicaia, (Sent.10), M. Le Coste, Mausoleo
Malaparte, Passo della Collina, Prunaio, M.Javello, Le Cavallaie,
Acandoli, Fonte dell'Alteta, Acquiputoli, Straccalasino, Culipiana,
Cerbiancana, Fonte di Fonterebbi, La Scavata, La Pigna, Passo del
Treppio, Rifugio L. Pacini al Pian della Rasa, Passo delle Pescine,
Poggio Cattarelle, Poggio la Zucca, Tabernacolo di Gavigno, Poggio
Roncomannaio, M. delle Scalette, Sent.GEA, La Faggeta, Alpe di
Cavarzano - Bar Misericordia di Montepiano.



La giornata si prospetta ottima, quando alle 7 mi presento al punto di partenza.

Più di 400 iscritti, c'è chi la percorrerà correndo, chi camminando, chi ci accompagnerà a cavallo.

Ottima l'organizzazione, ottimi i punto di ristoro.

Primo ristoro:

Secondo ristoro:

Terso ristoro : 



Durante l'inverno il gruppo Facebook del DPAP , guidato da Alesso "Kappadocio" Parauda, aveva organizzato vari allenamenti sul percorso, che, potendoci partecipare, sarebbero stati un buon allenamento, e mi avrebbero preparato al meglio a ciò che avrei affrontato. Ma da un altro punto di vista è stato un bene non avervi partecipato  e sentire sulla pelle l'intero senso della sfida, la fatica, le crisi che ho affrontato.



Il DPAP mi ha fatto
capire cos'è il vero trail:  il tratto di percorso fino al primo ristoro l'ho trovato un po lugubre, il terreno pietroso e molto dissestato,  ha presentato continui cambi di pendenza, percorrerlo correndo è stata dura. La salita dopo il primo ristoro è tecnicamente
difficile,con continui cambi di pendenza, il terreno incostante,
esposta al sole, insomma, molto molto tosta. Li mi sono spezzato le gambe, e mi portavo  il cuore mano, quando ho fermato la mia corsa.
Sentivo molti cardio fischiare.... Più tosta delle Scalette , che è quasi a fine percorso, anche se
a questo punto si  arriva più stanchi: in questo caso il fondo
è più regolare, l'andamento più graduale e costante, si trova meglio un
ritmo di andatura.
Dal terzo ristoro in poi il sentiero diventa più regolare, ma sempre impegnativo; si è sempre coperti dalla vegetazione, c'è leggero vento, e mi prende una crisi di freddo corporeo che mi porterò poi fino a rifugio Pacini, verso le 12:00, dove potrò finalmente spogliarmi, asciugarmi sotto il sole, mangiare e risosare un oretta. Da li in poi il sentiero prosegue magnifico,sempre coperto,  il tipo di sentiero che mi sarebbe piaciuto correre se ne avessi avuto nelle gambe, ma ormai mi limito a camminare, fino all'arrivo, alle 17:30. (Questa seconda parte del percorso l'ho ripercorsa la settimana dopo, riuscendo a correre tutti i 19km correndo, in 2ore e mezza.)



Rifugio Pacini:


I ristori ottimi, che dire, tutto magnifico.
Non ho approfittato della pasta, al rifugio Pacini, preferendo il mio panino con frittata
e bresaola: per  quanto riguarda i rifornimenti, mi ero preparato
per l'autosufficienza, e l'esperimento ha funzionato bene. Non ho mai
sofferto per mancanza di energie o sete. Ottima la macedonia all'ultimo ristoro.







Il giorno avrei voluto partecipare alla seconda tappa, ma putroppo l'acido lattico ha bloccato non tanto i muscoli delle gambe,  ma le ginocchia,  tant'è che facevo fatica a salire le scale di casa. La seconda tappa è per la maggior parte in discesa,, e molto stressante per le ginocchia.. Ho preferito così lasciar stare, ma comunque la mattina dopo ho camminato - in piano - per tre ore.

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