mercoledì 25 agosto 2010

HELLY HANSEN TRAIL LIZARD *****



Ho acquistato queste scarpe per curiosità, più che per convinzione: a vederle su internet non mi ispiravano molta fiducia, e non sono risucito a trovare commenti su di esse su forum. Le ho prese su internet perchè erano ad offerta, ho speso poco, male che vada, ho pensato, ci vado a fare le camminate. Ed ecco che poi mi arrivano. Molto leggere. La tomaia molto eleborata: nella parte mediana, ci sono dei tiranti, rivestiti da una strana pellicola simil nylon, che costituiscono parte integrante del sistema di allacciatura. Il mesh sul puntale e sul collarino sembra quasi un tessuto spugnoso traforato come i mesh di certe t-shirt traspiranti. La retina di protezione sul puntale e sul tallone è di plastica.
Secondo le caratteristiche tecniche della Casa, l'intersuola è costituita da materiale in Eva, più ammortizzante sull'avampiede e sul tallone, e più stabile nella zona del ponte, abbastanza incavato: a vederla non sembra mostrare alcun tipo di differenziazione tra queste zone, ed anzi sembra un tuttì'no con la suola, caratterizzata da una marcato disegno dei tesselli, divisa in tre zone in senso longitudinale: quella centrale formata da tasselli dal disegno a tre punte, mentre quelle laterali costituite da tasselli dalla forma trapezioidale disposti con angolatura di circa 45 gradi rispetto al senso di marcia. Un disegno molto aggressivo.
Indossandole ho avuto qualche perplessità: per quanto la misura della scarpa fosse corretta, sentivo l'avampiede un po troppo libero, poco avvolto nel mesh; lo stesso vale in zona mediana: per quanto abbia strinto i lacci, non mi sembrava fasciare e supportare il piede. Il collarino poi, molto basso, aperto, non avvolge la caviglia. Mi sono trovato molto a mio agio nel guscio del tallone, che presenta una "conchiglia" flessibile, tant'è che sembra non esserci, e forse non c'è: la flessibilità sembra essere solo una conseguenza di quella "rete" protettiva. La sensazione generale sulla calzata (per uno che si trova a suo miglior agio nelle Asics), è stata, al primo impatto, insoddisfacente, tant'è che ho pensato di aver fatto un pessimo acquisto. Troppo leggera, poco protettiva: non mi è sembrata tanto adatta al mio piede, alla mia corsa, visto che spesso mi capita di trovarmi nella situazione di rischiare storte alla caviglia quando il piede mi scivola all'interno in certe fasi di appoggio.
Ho deciso di testare queste scarpe  impegnandole in un'uscita di una quarantina di chilometri, sul tratto Prato-Pracchia, già percorso altre volte, in precedenza, tutto insieme o solo per singoli tratti, e di cui conoscevo quindi le caratteristiche. Camminando o correndo, ho apprezzato subito la qualità di grip, sia in senso di marcia regolare che in fase di spostamenti laterali. La morbidezza e il poco spessore dell'intersuola dell'avampiede mi ha dato molta sensibilità del terreno, e il crashpad assorbe bene le asperità senza mai perdere stabilità, ottimo soprattutto nei tratti in discesa, che fosse su terreno dal fondo molto irregolare di rocce o di argilla friabile, o in quei tratti dove ho trovato ancora del fango dovuto alle piogge dei giorni precedenti. Ci ho anche percorso qualche chilometro sull'asfalto - gli ultimi, tra l'altro - e non mi hanno dato fastidio. Quella sensazione inziale di stare un po troppo largo nella tomaia è scomparsa, forse proprio perchè la suola mi ha dato molta sicurezza, tant'è che in tutto il percorso non mi è mai capitato di scivolare sul terreno, di mettere il piede male e "cadere" all'interno sulla caviglia, di picchiare il puntale contro qualche sasso!!! E dopo una quarantina di chilometri, il piede non risentiva affatto di quella normale stanchezza dovuta ai continui appoggi su terreni sconnessi, come mi sarei invece aspettato. Insomma, queste scarpe mi hanno davvero sorpreso!

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