Prove d'appoggio e di tenuta con le mie nuovea New Balance MT00 per i sentieridel parco di Galceti, Prato, e su quelli dal fondo molto roccioso del Monte Ferrato
Quello che colpisce subito di questa
scarpa, non è soltanto il look "spaziale" , ottenuto
grazie all'uso di tessuti sintetici saldati e ad una suola da
moon-boot; e non è nemmeno la sua incredibile leggerezza - 125gr!- e
la sua insuperabile flessibilità, priva com'è anche di qualsiasi
supporto protettivo all'avampiede e di conchiglia contenitiva al
tallone; quello che stupisce è il fatto che questa scarpa - una
volta messa ai piedi e percorsi pochi metri su sentiero - non si
sfasci!
La tomaia di questa scarpa è così
fine che si riesce a vedere attraverso il proprio piede, eppure i
filamenti che la formano sono molto “rigidi”, molto resistenti
alle sollecitazioni e all'usura. Presenta unici rivestimenti interni
solo nel collarino e nella talloniera, e permette un ottima
ventilazione. Nel caso la scarpa imbarchi acqua durante
attraversamento di ruscelli o pozze, ne permette un'immediata
fuoriuscita. L'allacciatura è di tipo ad occhielli, ma per evitare
punti di pressione sul collo del piede – considerato anche che la
linguetta è praticamente una striscia di tessuto “vellutato”
senza alcun tipo di imbottitura- sono stati usati lacci dal profilo
piatto. Il toe-box è ampio, ma forse un po basso sulle dita dei
piedi: la tomaia può entrare in contatto col dorso delle dita,
quando la scarpa è ancora nuova e la tomaia deve “sformarsi” con
l'uso. Quindi, nelle prime uscite, è consigliato l'uso di
“fantasmini”, per evitare eventuali contatti che producano
irritazioni alle dita. Dita che sono minimamente protette dagli urti
da uno strato molto fine di materiale plastico che ricopre la tomaia
nei punti più sollecitati dalle torsioni, “supportandone” le
forma. Ma l'unica cosa che dà una struttura a questa scarpa è la
suola, prodotta da Vibram, alta 10mm per tutta la sua lunghezza;
praticamente una soletta – rivestita internamente in tessuto- con
dei tasselli semisferici, su alcuni dei quali - quelli che sono più
sono a contatto nel terreno durante la corsa - è stato applicato un
rivestimento di una gomma più dura: i tasselli funzionano come dei
bumpers, assorbendo gli urti e le asperità del terreno, mentre il
rivestimento assicura grip e resistenza. Il differenziale di 0mm
permette di sviluppare al meglio un tipo di corsa naturale, un gesto
più conforme a quello per il quale il piede è "progettato",
poggiato sull'avampiede, e senza impatto iniziale di tallone. Quindi
questa scarpa è adatta ad un corridore già evoluto in tal senso, o
che inizi ad allenarsi usandola per brevissime distanze, facendo
molta attenzione al gesto da sviluppare. Non molto adatta all'uso nel
periodo invernale, in quanto col freddo occorrerebbe indossare dei
calzini, per mantenere il piede riparato; e questo snaturerebbe un
po' questa scarpa. La suola inoltre non garantisce grip su fondi
fangosi, mentre è buona su fondi consistenti quando bagnati, ma
occorre stare molto attenti agli appoggi su fondi duri, rocciosi,
quando umidi, specialmente in discesa, quando occorre poggiare un po
di tallone: la superficie d'appoggio della suola nella zona del
tallone – ricalcando la forma del piede – non è ampia, non ha
quindi gradi doti di grip, anche perché i tasselli – come invece
è sulle scarpe convenzionali - non hanno un profilo “frenante”
. Piacevole nell'uso sui single-track e sulla strade bianche, su
tutti quei tipi di percorsi off-road dal fondo non troppo “tecnico”,
in cui potersi godere la corsa spensieratamente, in totale
divertimento.
Ammortizzazione 0/5
Stabilità 2/5
Protezione 1/5
Comfort 2/5
Grip 2/5
Peso 5/5
Traspirabilità 5/5
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