MasturbateThon è una gara molto particolare, che si svolge tra diversi concorrenti, disposti a mostrare ad occhi indiscreti un momento molto intimo della loro sessualità: la masturbazione.
Tutto è nato nel 1995, quando un sexy shop di San Francisco elesse maggio come il mese dell’autoerotismo, invitando poi gli interessati a cercarsi addirittura uno sponsor disposto a pagarli per ogni minuto di masturbazione. I soldi raccolti sarebbero poi stati spesi per cause legate alla sessualità.
Dopo il successo ottenuto, nel 2000 si organizzò così il primo Masturbathon, una gara alla quale presero parte centinaia di concorrenti e che tuttora continua a riscuotere un incredibile successo.
L’edizione di quest’anno è stata vinta da Masanobu Sato, un fabbricante giapponese di giocattoli sessuali, che ha partecipato all’evento per difendere il suo primato, conquistato proprio l’anno scorso. Nel 2008 infatti si è masturbato per nove ore e trentatré minuti, mentre quest’anno ha migliorato il suo record, arrivando a quasi dieci ore!
Intervista al vincitore:
Signor Sato, congratulazioni per il suo record. Qual è il segreto per durare quasi dieci ore?
Sicuramente la mia abbondante immaginazione è stata la chiave per il trionfo. Inoltre, mi sono allenato molto in Giappone, dove in una competizione simile l’anno scorso ho vinto il primo premio.
Qual è l’allenamento tipo che ha svolto per prepararsi?
Vado a nuotare due volte a settimana e vado in palestra. Questo mi aiuta sicuramente a metter su muscoli e ad avere fiato. E poi ho sfruttato la grande tradizione della cinematografia pornografica giapponese, che mi ha aiutato ad allenarmi.
Abbiamo letto che ha utilizzato anche un particolare attrezzo. Di che si tratta?
Il segreto per vincere è stato sicuramente l’utilizzo di un oggetto che ho trovato in un sexy-shop di periferia a Tokyo, molto molto utile. In pratica si tratta di una specie di tubo all’interno del quale faccio scorrere il “mio attrezzo”: in questo modo sento una sensazione simile a quella che si prova quando si fa l’amore. Solo così sono riuscito a superare fasi anche di grande stanchezza fisica durante la maratona.
Parliamo di questi momenti di stanchezza. Come si fa ad andare avanti? Non le è mai venuta la nausea?
Devo ammettere che per ben due volte stavo per lasciare. Poi ho pensato a tutti i miei supporter, al mio fan club, alla mia famiglia e alla mia ragazza: non potevo deluderli!
Davvero la sua famiglia la supporta in tutto? Cosa pensano del fatto che lei sia campione del mondo di… masturbazione?
Sì certo, sono i miei primi supporter. Credo siano molto contenti dei miei traguardi. Basti pensare che gareggio con la bandiera del mio paese, e loro sono anche molto orgogliosi del fatto che posso portare il Giappone in cima al mondo, anche se in un settore di nicchia. E io sono molto orgoglioso di avere dei genitori così: le famiglie normali in Giappone non si comporterebbero mai così. E probabilmente nemmeno nel resto del mondo.
Come si è sentito, fisicamente, alla fine delle dieci ore?
Ero completamente esausto, il giorno dopo non so come ho fatto ad alzarmi dal letto. Mi sono letteralmente trascinato fino all’aeroporto, e sono stato fortunato a non perdere l’aereo.
Pensa che avrebbe potuto reggere ancora più a lungo?
Certamente questo è il mio limite. Tuttavia, mi sto allenando per superare le dieci ore, e proverò a mettere in pratica il nuovo record la prossima edizione.
Tutto è nato nel 1995, quando un sexy shop di San Francisco elesse maggio come il mese dell’autoerotismo, invitando poi gli interessati a cercarsi addirittura uno sponsor disposto a pagarli per ogni minuto di masturbazione. I soldi raccolti sarebbero poi stati spesi per cause legate alla sessualità.
Dopo il successo ottenuto, nel 2000 si organizzò così il primo Masturbathon, una gara alla quale presero parte centinaia di concorrenti e che tuttora continua a riscuotere un incredibile successo.
L’edizione di quest’anno è stata vinta da Masanobu Sato, un fabbricante giapponese di giocattoli sessuali, che ha partecipato all’evento per difendere il suo primato, conquistato proprio l’anno scorso. Nel 2008 infatti si è masturbato per nove ore e trentatré minuti, mentre quest’anno ha migliorato il suo record, arrivando a quasi dieci ore!
Intervista al vincitore:
Signor Sato, congratulazioni per il suo record. Qual è il segreto per durare quasi dieci ore?
Sicuramente la mia abbondante immaginazione è stata la chiave per il trionfo. Inoltre, mi sono allenato molto in Giappone, dove in una competizione simile l’anno scorso ho vinto il primo premio.
Qual è l’allenamento tipo che ha svolto per prepararsi?
Vado a nuotare due volte a settimana e vado in palestra. Questo mi aiuta sicuramente a metter su muscoli e ad avere fiato. E poi ho sfruttato la grande tradizione della cinematografia pornografica giapponese, che mi ha aiutato ad allenarmi.
Abbiamo letto che ha utilizzato anche un particolare attrezzo. Di che si tratta?
Il segreto per vincere è stato sicuramente l’utilizzo di un oggetto che ho trovato in un sexy-shop di periferia a Tokyo, molto molto utile. In pratica si tratta di una specie di tubo all’interno del quale faccio scorrere il “mio attrezzo”: in questo modo sento una sensazione simile a quella che si prova quando si fa l’amore. Solo così sono riuscito a superare fasi anche di grande stanchezza fisica durante la maratona.
Parliamo di questi momenti di stanchezza. Come si fa ad andare avanti? Non le è mai venuta la nausea?
Devo ammettere che per ben due volte stavo per lasciare. Poi ho pensato a tutti i miei supporter, al mio fan club, alla mia famiglia e alla mia ragazza: non potevo deluderli!
Davvero la sua famiglia la supporta in tutto? Cosa pensano del fatto che lei sia campione del mondo di… masturbazione?
Sì certo, sono i miei primi supporter. Credo siano molto contenti dei miei traguardi. Basti pensare che gareggio con la bandiera del mio paese, e loro sono anche molto orgogliosi del fatto che posso portare il Giappone in cima al mondo, anche se in un settore di nicchia. E io sono molto orgoglioso di avere dei genitori così: le famiglie normali in Giappone non si comporterebbero mai così. E probabilmente nemmeno nel resto del mondo.
Come si è sentito, fisicamente, alla fine delle dieci ore?
Ero completamente esausto, il giorno dopo non so come ho fatto ad alzarmi dal letto. Mi sono letteralmente trascinato fino all’aeroporto, e sono stato fortunato a non perdere l’aereo.
Pensa che avrebbe potuto reggere ancora più a lungo?
Certamente questo è il mio limite. Tuttavia, mi sto allenando per superare le dieci ore, e proverò a mettere in pratica il nuovo record la prossima edizione.
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