sabato 26 dicembre 2009

3 Ecomezza Maratona della Valdorcia, Pienza, 26/12/09

Linko al webalbum per chi c'ha l'anzia di vedere le foto .)
http://picasaweb.google.it/110183150086826494902/3EcomezzaMaratonaDellaValdorcia26Dicembre2009_1#


Vi posso dire che finita la corsa, andando via in macchina, appena uscito da Pienza, ho acceso la radio e ho trovato in onda "What a wonderful world" di Armstrong, che, anche se la mia preferita è quella rifatta dai Ramones, si intonava molto al momento. Completamente sintonizzata all'ambiente. Perchè parlare di questa eco mezza maratona della Valdorcia vuol dire parlare del "wonderful world" in cui è posta. Pienza, Valdorcia, Toscana. Eh già. Ma come si fa a parlare dell'indescrivibile? Bisogna vederlo, esserci dentro.



Perchè già scendendo verso Arezzo in autostrada, si possono ammirare bei paesaggi. Ma una volta usciti dall'autostrada, percorrendo le vie che attraversano quelle valli, che uniscono piccoli borghi , ci si dovrebbe fermare ogni 100 metri per contemplare il paesaggio di campagna tutto intorno. Più bello di quel che la fantasia di un pittore può concepire. Persino ora, in pieno inverno, periodo in cui la natura sonnecchia, mantiene sempre il suo fascino.


E oggi quelle valli abbiamo potuto attraversarle correndo, un po per strade asfaltate, un po per strade bianche, un po per strade fangose. Di quel fango che se ci infili un piede dentro, o ti si attacca al piede una zolla di qualche chilo che poi ti porti dietro per un bel po; o ti ci rimane proprio attaccata la scarpa, strappatata via dal piede. Abbiamo percorso una bella salita lottando contro questo fondo fangoso, ed a suo modo è stato pure divertente. Non vi dico quante "bestemmie" colorite da toscanacci son partite in quei frangenti ....



La partenza è in piazza centrale, dove abbiamo trovato anche un bel fuocherello a riscaldarci l'attesa. C'era la Denise, (http://denisequintieri.blogspot.com/) con la sua macchina fotografica, indomita guerrigliera dello scatto, a riprendere ogni sfumatura dell'ambiente.
La partenza è avvenuta regolarmente alle 9e15, pochi metri e siamo usciti subito da Pienza per immergersi nei sentieri che, a parte qualche tramezzo d'asfalto, ci hanno portato ad attraversato meravigliose valli. Indescrivibile. Toh, guardate un po! :




Il percorso non è stato tecnicamente difficile, a parte quegli ultimi 2/3 km di salita che ci hanno riportato a Pienza, una salitina niente male, ma su un fondo tutto sommato regolare, che ti permette di trovare un passo.
La Uisp di Chianciano Terme (http://www.girovaldorcia.it/index.html) ha fatto un buon lavoro, e il pacco gara è stato di sicuro gradimento da parte di tutti i 300 e più concorrenti che si sono presentati al via. E' un evento destinato a crescere.




Sicuramente una giornata, uno scenario tutto da godere, che mi son goduto. Sicuramente tornerò a correre da queste parti, magari in primavera, per godermi questi posti in altra veste.
E il prossimo inverno. Sicuro.




martedì 22 dicembre 2009

SPIRITO TRAIL - TRAIL RUNNING MAGAZINE


A.S.D. SPIRITO TRAIL

Oltre che per il gruppo podistico del C.A.I di Prato, mi sono tesserato anche all'Associazione Dilettantistica Sportiva Spirito Trail

www.spiritotrail.it


La notizia ha fatto il giro del mondo finendo sulle copertine delle più importanti riviste dei mondi conosciuti















sabato 19 dicembre 2009

Marathon Trail del Montalbano, edizione "zero" - 19-20 /12/09

1 tappa. 19/12/09
Edizione innevata, e resa bella e memorabile proprio dalla neve, questa "zero" della Marathon Trail del Montalbano, organizzata dall'Atletica Capraia e Limite. E sinceramente io e il Kappadocio non ci aspettavamo tanta affluenza alla tappa "notturna" di questo evento. Pensavamo che la neve avrebbe scoraggiato i corridori. Qualcuno, inesperto, si è presentato con scarpe da strada... E qualche ciclista che per la prima volta si è buttato nella mischia. Abbiamo trovato l'UomoPatagonico, e ho conosciuto Simone Brogioni e Cristina Murgia, presidente e segretaria dell'associazione sportiva dilettantistica Spirito Trail (www.spiritotrail.it) ,e rivisto Carli Raffaele, della Marcia dei Giganti.




Freddo, molto freddo, alla partenza, si saltellava per tenersi un attimo calmi, impazienti di partire. E alle 18e30 si parte. Poche centinaia di metri di asfalto e via sui sentieri innevati. Il percorso tecnicamente non è stato duro, c'è stata solo una breve salita, la prima, a mettermi in difficoltà, per il resto abbastamza facile. Alle 8 ho tagliato il traguardo, doccia calda e un pasta party che si è rivelato essere un vero e proprio "cena party", con secondo di roestbeef e contorno di patate al forno, e pizza per antipasto. E poi è arrivato il momento del Rhum&Coca, che ho preparato servendolo in bicchierini ai presenti per fare un brindisi a questa memorabile serata.


2 Tappa, 20/12/09
La partenza è per le 9e30, ma col Kappadocio ci ritroviamo rpesto, per prendersela comoda e fare la seconda colazione insieme.

Si prospetta una giornata magnifica, e le aspettative poi non saranno deluse: cielo aperto, sole splendente, totale assenza di vento.
Ma fa ancor più freddo di ierisera, alla partenza.
La partenza viene ritardata un po perchè gli organizzatori, molto premurosi, hanno fatto un giro di sopralluogo per vedere un po la situazione di certi tratti di sentiero in discesa, dove nella notte si è formato aprecchio ghiaccio, e per evitarci rischi di cadute, hanno tolto quei tratti e ridisegnato un po il percorso, aggiungendo putroppo un po più di strada asfaltata....
Il percorso all'inizio riprende un po il sentiero già affrontato ieri sera, il che ci ha dato modo di vedere dove eravamo passati ierisera. Siamo stati un po insieme, il Kappadocio il Brogioni ed io, poi, alle prime salite, ognungo ha preso il suo ritmo.






Io ho tirato parecchio, anche se mi ero detto di non farlo, perchè mi sentivo un po legato, forse per lo sforzo di ierisera; ho tenuto un buon ritmo fino al secondo passaggio al punto di ristoro, una discesa su asfalto, dove mi è preso un crampo al polpaccio, cosa che non mi sarei aspettato proprio! di li, ripreso il sentiero innevato, per lo più in discesa, ho camminato per un buon quartodora, prima di riprendere a correre, ma strascicando un po il passo, evitando di caricare il polpaccio, seppur in discesa. E cosi quelli che mi hanno detto essere gli ultimi 10 km (su 24circa) gli ho percorsi piano piano, e a poche centinaia di metri alle spalle mi ha raggiunto il Brogioni, anche lui non al top della condizione per dei risentimenti di cui soffriva già prima di partire ierisera.
Beh, 3 ore di corsa in un magnifico contesto, senza soffrire al ginocchio che tanto mi aveva impedito di correre negli ultimi mesi, e che mi bloccava sempre al 20° km circa: sparita l'infiammazione ileo-tibiale, sparito il dolore dovuto al versamento del menisco. L'allenamento/cura portato avanti sotto la supervisione del mio trainer, Lorenzo Fabbri, ha dato i suoi ottimi frutti.
Sono molto soddisfatto di questo memorabile (e non solo per me) fine settimana di sport&natura, e la buona compagnia di tutti quelli che hanno uno SpiritoTrail.
E compimenti all'Atletita Capraia e Limite, Marco Cannizzaro e Enrico Bartolini, e a tutti quanti hanno contribuito all'organizzazione di questo evento.




Simone Brogione, ASD Spirito Trail

lunedì 7 dicembre 2009

Collina di Schignano 07/12/09 - Anello di Javello

E finalmente, dopo due mesi, corsa all'aperto!
Il cielo era coperto, ma non minaccioso, la temperatura fredda, il giusto. Queste sono le condizioni ottimali per correre, sudando, ma non per la calura.... Il paesaggio autunnale, la nebbia, le foglie bagnate, qualche pozza d'acqua lungo i sentieri.



E soprattutto l'ottima compagnia del Kappadocio e di Marco Michelini, ottimi corridori che oggi non hanno dato il massimo per godersi anche loro l'atmosfera, e anche per non caricare troppo sulle loro recenti fatiche in competizioni ufficiali.



Per quanto mi riguarda, sono molto soddisfato: tredici km circa, percorsi a un buon passo, con qualche difficoltà ancora nell'affrontare salite dure, come la rampa di Javello, soprattutto per quanto riguarda l'affatticamento nella zona lombare, ma per il resto le gambe giravano, e il ginocchio, anche adesso a freddo, non si fa sentire. L'allenamento sta dando i suoi risultati, e non posso non ringrazione Lorenzo Fabbri, il mio trainer, per questo. Adesso sono sereno, si sono diradate le mie paure, le mie insicurezze; posso partecipare ai prossimi impegni di trail, per godermi e poter condividere la bellezza del correre per sentieri e boschi.








giovedì 3 dicembre 2009

Primi Passi

Ieri. dopo due mesi esatti da quando ho smesso di correre, sono salito sul tapis roulant e per mezzora ho sempre tenuto un bello stile, talloni sempre alti, passo fluido... certo, il tapis non è  la "strada", col suo attrito, non c'è lo stesso  sforzo di spinta, ma è stato piacevole lo stesso, sentire rollare il piede, non sentire problemi al ginocchio.
Tutto questo training in palestra a potenziare le gambe, sta avendo i suoi risultati. E ho altri due mesi di lavoro duro davanti.

Presto, molto presto riprenderò a correre, ho intenzione di partecipare alla Ecomezzamaratona di Valdorcia. Senza grandi pretese. Sarà freddo, il 26 -Dicembre, di sicuro. Ma spero possa esserci tempo sereno, per quelle meravigliose valli.
Voglio tornare a correre col sole!




mercoledì 18 novembre 2009

Piccoli Progressi

E' passato più di un mese da quando ho smesso di correre e ho intrapreso una preparazione fisica guidato dal trainer Lorenzo, presso la palestra Serendip. Una preparazione che non riguarda solo il potenziamento della muscolatura delle gambe, ma anche una completa tonificazione di muscoli lombari e dorsali, molto importanti per la corsa in salita e con il camelback sulle spalle. Ho trovato interessante l'introduzione di un esercizio di swing con il Kattlebell, strumento che col tempo diventerà predominante nelle mie sessioni di training, con esercizi atti a migliorare stabilità di caviglia e ginocchia. Fatto molto importante questo, considerato il problema che ho avuto con il ginocchio sinistro: giorni fà l'ortopedico che mi ha visitato, ha riscontrato che i problemi al collaterale esterno si sono attenuati ma permane un problema al menisco del ginocchio sinistro, che potrebbe darmi problemi, in futuro, e portarmi ad una situazione in cui l'unica soluzione è operare ... Potremme, tra un mese, come tra anni. Mi ha detto di proseguire nella preparazione che sto portando avanti, e  di aspettare ancora un mesetto prima di riprendere a correre, cosa che avevo già programmato.

Ma la voglia di correre è tanta.
Domenica scorsa, ho partecipato alla camminata sociale del Cai di Prato, 18km tra i sentieri di Galceti e Figline, e in diversi momenti mi sono slanciato un po in una corsetta in salita, pochi metri, per poi frenarmi.
Riposa ancora, Gaggio, riposa.



Foto di Alessio Kappadocio Parauda
http://kappadocio.blogspot.com/


venerdì 30 ottobre 2009

MARCO OLMO, un passo dopo l'altro

Un giorno ho letto un articolo su Olmo su di una rivista specialistica, e grazie a lui, ho scoperto il trail; ho scoperto che si può correre non solo su asfalto... Adesso non riesco a credere a quanto fosse mentalmente ristretto il mio approccio alla corsa...
E quest'uomo... Al di là delle sue vittorie, che non ero in grado di valutare, mi ispirava, e adesso, se penso a come mi vedrei alla sua età, spero ancora di essere uno capace di affrontare sempre nuove sfide.
Grazie, Marco.

http://www.unpassodopolaltro.it/

http://filmunpassodopolaltro.blogspot.com/




un passo dopo l' altro


un passo dopo l' altro

domenica 18 ottobre 2009

Corro per vivere, vivo per correre

Oggi si è conclude l' "anno"  di corridore. Da domani ufficialmente (anche se è già da qualche giorno così) smetto di correre. Per un mese appendo scarpe da corsa al chiodo. I risultati della risonanza magnetica al ginocchio sinistro confermano ciò che si sospettava, che nel "condilo femorale esterno, versante mediale, sono presenti estesi fenomeni di edama osteomidollare ... il collaterale mostra lieve disomogeneità strutturale al terzo prossimale, su base post-distrattiva o per fenomeni da sovraccarico". Insomma, riposo riposo riposo, dopo una stagione che mi ha visto affrontare nuove esperienze, ecomaratone, skyrace, notturne... Belle e dure esperienze, che ho affrontato senza anzie  da prestazione, col solo pensiero di portarle a fondo, in qualsiasi modo, finchè le gambe mi avrebbero tenuto in piedi. Ho avuto modo di vivere bei momenti, di vedere bei paesaggi, di incontrare belle persone.  A parte le prestazioni, è stato un anno positivo.  Posso affermare di essere diventato un atleta. Avevo iniziato a corricchiare per curare la mia salute, due anni fa. Poi il correre è diventato la mia passione, una dimensione della mia vita. Adesso, quando vedo la  foto di una montagna, di un paesaggio campestre, se mi piace, non solo la giudico bella, ma penso "che bello sarebbe corrrerci"!

E così da domani a riposo dal correre per un mese.
Ma mica tanto riposo: mi allenerò in palestra, per aumentare forza propulsiva, resistenza, elasticità dei muscoli degli arti inferiori, e rafforzare il tronco. 
Voglio essere in grado, il prossimo anno, di poter correre un'ecomaratona arrivando alla fine senza sofferenza, potendo dire "è stata dura,ma è stata un piacere".
Vorrei partecipare (e portare a termine) all'Ecomaratona dei Marsi, al Lavaredo Ultra Trail, all'Ecomaratona del Ventasso, alla Marcia dei Giganti,  ai Pionieri del Gransasso, all'ultra del Montecasto.

Riposa Gaggio, riposa.



mercoledì 7 ottobre 2009

Spazio Vitale

.... dopo una settimana immerso nel verde della Val Talloria, territorio delle Langhe, potendo correre, per quanto su asfaltoto,  ma pur sempre in un ambiente meraviglioso, immerso nella natura ... tornare in città, è traumatico... in fondo mi basterebbe poco per vivere...  una roulotte Airstream trainata da un PickUp (magari ecocompatibile..) e spazi aperti dove poter correre  ...








domenica 20 settembre 2009

PORRETTA TERME - CORNO ALLE SCALE (30km - 15km)

Beh, ieri sera, quando il Kappadocio mi ha detto che avrebbe partecipato a questo evento, mi è presa tanta voglia di farla.. ho corso una mezzoretta sulla ciclabile di prato, ed è andato tutto bene, le gambe giravano bene, ero contento. Peccato che dopo una mezz'ora, a freddo, abbia iniziato a sentire il ginocchio sinistro un po molle, non mi teneva tanto bene su ... Ho avvisato il Kappadocio che non avrei corso ma che comunque sarei andato con lui, per vivere comunque la giornata, se pur da portaborse.
Ed è stata una giornata positiva per quanto riguarda le condizioni atmosferiche: qualche nuvolone, ma mai una goccia d'acqua.
Il percorso, su strada, con partenza da Porretta Terme, si è snodato sulla via che porta al Corno alle Scale, una strada che già conoscevo per averla percorsa in macchina, e che offre dei bei passaggi. E molta, molta salita, soprattutto gli ultimi 5km, un vero muro che ha ridotto molti a interrompere il passo da corsa e a procedere camminando, e a soffrire di crampi. Il primo arrivato ha impiegato poco più di due ore; terzo il vincitore dello scorso anno, Marco Guerrucci; tra i primi anche Gaetano Cardia, campione nazionale trail uisp,secondo lo scorso anno. Folta la partecipazione del Gruppo Podistico Ferrero di Alba e di altri podisti albesi, diversi atleti sono arrivati tra i primi 10 della 30km, Mario Prandi (ATP Torino) vincitore della 30km, ed Eufemia Magro (Mokafè) vincitrice della 15km tra le donne, mentre per gli uomini ha vinto Arturo Ginos (Pontelungo Bologna)

Ricchi premi per tutti all'arrivo, oltre a un buon abbondante pranzo. GP ALTO RENO ha fatto un bel lavoro. Bravi!

domenica 13 settembre 2009

TRAIL FORESTE CASENTINESI 2009 (13/09/09)

Questa che vi racconto è la mia "non partecipazione" a l'evento al quale più tenevo, e che aspettavo da un anno... Mi ero iscritto a pochi giorni dall'apertura delle iscrizioni, avrei avuto il pettorale nr 18... Ma, putroppo, l'infortunio che mi ha perseguitato tutta l'estate e infine bloccato, mi ha impedito di parteciparvi..
Per fortuna il Kappadocio non si era ancora iscritto, ho passato a lui il mio posto, e stamani, alle 6, ero sotto casa sua, siamo passati a prendere la Donatella e poi a Firenze, dove ci aspettava l'UomoPatagonico, cambio di macchina e via dritti verso Badia Prataglia, con la luce del giorno che si affacciava sempre più in un cielo coperto ma mai minaccioso, attraversando bellissimi scenari del Casentino.


A Badia i miei compagni d'avventura hanno rivisto vecchi amici e compagni d'avventura.
Guardavo i volti dei partecipanti, e non vi leggevo nessuna anzia da competizione, ma solo l'allegria di essere ad un evento che per tutti si prospettava come una piacevole esperienza podistica in un ambiente meraviglioso. Poco più di duecento i partecipanti tra 20 e 10k, e il gruppo per la camminata di 6k.

Alla partenza, solo in pochi col dito sul cronometro, come invece se ne vede tanti sulle start-line delle corse su strada.

E all'arrivo, nessuno che avesse stampata sul volto un'espressione di delusione o stanchezza.

Alla fine, allegro e confusionario rito della premiazione, con tanti premi per tutti, per diverse categorie, alcune inventate li per li, per far festa, mancavo solo io come quello che è stato più a lungo seduto nella stessa posizione al traguardo ad aspettare i partecipanti
Pasta party con servizio ai tavoli (un grazie a quei volontari che si sono prodigati per sfamarci) , un caffè al bar e poi ritorno a casa.
Mi hanno detto che è stato un bel correre, per maggiori infor consiglio la lettura dei blog del Kappadocio http://kappadocio.blogspot.com/ e del Mitico Jane http://miticojane.blogspot.com/

sabato 5 settembre 2009

Stanchezza ....

Oggi, affrontando nuovamente il percorso trail delle tre gobbe del Monteferrato, dopo mezz'ora di corsa a passo corto, le gambe si sono fermate, e un messaggio è arrivato al cervello: stanchezza. Adesso che sono qui che scrivo, avrei voglia di mettermi le scarpe e andare a correre nel fresco, sotto la luna piena, lungo il sentiero che costeggia il Bisenzio, col vento contro. Il mio cuore lo vorrebbe. Ma non riesco ad alzarmi da questa sedia... Non è come quando, dopo una lunga uscita, ti senti senza forze. A parte il problema al ginocchio, che si presenta solo in certe situazioni di stress, adesso è tutto il sistema motorio che non ne può più. Le mie gambe mi diconono che devo fermarmi. E penso abbiano ragione. Mi dovrei fermare, qualche mesetto senza correre. Un mese di riposo totale, da adesso, e  poi preparazione invernale in palestra, mirata a migliorare elasticità muscolare, e resistenza. Riprendere a correre in strada a gennaio... Già, ma domenica prossima sono al Trail delle Foreste del Casentino... Sarà una passeggiata, nel proprio senso della parola...E poi a Ottobre l'Ecomaratona di Cuneo, e poi quella del Chianti.... E mi stanca il solo pensarci ....




EQUIPAGGIAMENTO - ADIDAS GAZZELLE 365



Scarpa molto leggera, circa 270gr, e molto traspirante. Mi ci sono trovato subito a mio agio, non come in altri modelli adidas, come Boston e Glide, che seppur dotate di tecnologie più avanzate per la suola, non trovavo comode, soprattutto nella zone dell'alluce, dove "strozzano" lateralmente qui rinforzi in pelle sintetica che in questo modello sono più ridotti. Da questo punto di vista, la tomaia assomiglia alle vecchie ottime Mizuno Precision 8. La suola è rigida e reattiva, come appunto richiede una scarpa di tipo A2 neutra, il differenziale non è elevato, la scarpa invoglia a correre con una falcata ampia e con breve appoggio del piede a terra. Inoltre presenta dei fori che contribuiscono all'areazione del piede. Non sono in grado di dire se questa caratteristica porti dei vantaggi o meno, certo è che chi non ama bagnarsi i piedi in una pozza, non la troverà di suo gradimento...
Ottimo il collarino alla caviglia e l'allacciatura. Nessun problema di vesciche da sfregamento.
Non è consigliabile a chi deve portare plantari personalizzati: il plantare è funzionale all'intersuola traforato per aumentare la traspirazione.
La suola non mi sembra adatta a escursioni su sterrato erboso, possibilmente scivoloso.




lunedì 24 agosto 2009

Massime

"Andare in montagna in velocità è assurdo, è come se qualcuno dicesse "Ho fatto l'amore con una  bella donna.Ci ho messo 5 minuti"".
Kurt Diemberger



SKYRACE TRE RIFUGI (Chiusa di Pesio, Piemonte) - 23/08/09





Beh, non è stata una giornata da ricordare per quanto riguarda la prestazione ... sono arrivato oltre il tempo massimo,quindi nemmeno classificato ... eppure era cominciata bene: il percorso non era certo facile, dal punto di vista tecnico; le condizioni meteo non delle migliori, nebbia e pioggia, ma per niente freddo o ventoso, quindi, erano favoreli. Ma purtroppo, dopo il passaggio al Rifugio Mondovì, circa a metà percorso, ho iniziato a soffrire al solito ginocchio, e per quanto non mi recasse dolore come in precedenti avvenimenti, mi impediva di correre in discesa, e di tenere un buon ritmo in salita...se poi ci mettiamo che gli ultimi chilometri erano in discesa molto molto ripida, e che ho dovuto percorrere usando le bacchette... arrivare dopo 6 ore è più che normale, per me.
Non ero affatto contento all'arrivo. Avrei voluto qualcosa di più, da me stesso.

Comunque, per quanto la visibilità sia stata scarsa, per quei pochi squarci di montagne che si intravedevano nella nebbia, il paesaggio era bello.
I rifornimenti, per quanto gestiti da persone simpatiche, e questo mi è stato confermato dal Kappadocio, che è giunto moltoprima di me, e non ha trovato quindi gli avanzi, non erano molto ricchi.

Il prossimo anno penso proprio di rifarla.

PS: per quanto riguarda il percorso,avevo appunto preventivamente contattato gli organizzatori per avere informazioni tecniche onde decidere, col mio problema al ginocchio, se partecipare o meno all'evento; questi mi avevano rassicurato che non era un percorso difficile... sticazzi! forse sono abituati a percorsi più tosti... Comunque è stato bello.






martedì 18 agosto 2009

EQUIPAGGIAMENTO - VIBRAM FIVEFINGER SPRINT

Finalmente sono arrivate le Fivefinger Sprint acquistate su Ebay! Qualche  difficoltà iniziale nell'indossarle, le dita dei piedi vanno distanziate l'una dall'altra, e mantengono questa postura all'interno dell'alloggiamento. E' come camminnare a piedi nudi, e camminando tra i turisti di Firenze, molti gettavano lo sguardo ai miei piedi, su questa calzatura strana e simpatica.In  serata ho provato qualche scatto di corsa, molto reattive nei cambi di direzione (...inseguendo il mio cane nella mezz'ora di gioco serale, è tutto uno zigzagare..), e protettive. Niente ammortizzazione, naturalmente, ma scatta un meccanismo istintivo ad aumentare l'ampiezza della falcata e l'appoggio fluido che spinge sull'avampiede, cosa che avevo già provato quando corsi scalzo qualche centinaio di metri: ti spinge ad andare forte, a  cambiar passo, a migliorare la meccanica del gesto. Da  utilizzare per sessione tecnica di allenamento.
Certo, ho qualche dubbio  sull'utilizzo su sentieri di montagna, ma nel depliant sembra tutto così bello e facile ... Da provare.



3 GOBBE DEL MONTEFERRATO 18/08/09

eh,bel tragitto quello salvato dal Kappadocio su everytrail: sono partito alle 19:00 da Galceti, non c'era aria...più salivo piùmi risaliva anche il panino e la birra buttati giù a merenda.... percorso tirato: 32m36sec al MontePiccolo , a 41min52sec ero al Monte Mezzano (dove ho rigozzato... perla felicità delle formichetigri indigene...) a 52min03sec al rifugio di Monteferrato. Poi discesa controllata, 1H9min ero di nuovo a Galceti. Mi sento bene.














giovedì 13 agosto 2009

CIMA CANTAGRILLI - 12/08/09

Ieri sera siamo usciti per un'escursione notturna di una dozzina di  chilometri che ci ha portato, partendo da Santa Lucia alle 20e30, dopo un paio di ore di buon cammino sul sentiero CAI 40, sulla vetta di Cantagrilli, dove, tra un brindisi e uno spuntino, abbiamo visto qualche stella cometa "sfiammeggiare" nei cieli, e il sorgere bassa all'orizzonte di una luna fiammeggiante. Piacevole la compagnia del solito Kappadocio e di Virna e Massimo, escursionisti di buon passo. Il ritorno ci ha visto percorrere una discesa tecnicamente difficoltosa, ripida e dal fondo ciottoloso, che ci ha visti, solo Kappadocio e me, percorrere brevi tratti di corsa, giusto per sciogliere un po le briglie alle gambe frementi. Anche l'ultimo tratto di salita che ci haportati alla vetta il Kappadocio l'ha fatto correndo, e io l'avrei pure seguito non fosse stato che  il carico del mio zaino , spumante e birra ,di cui  gli altri erano all'oscuro, non doveva essere tanto "sciecherato".
Altra nota positiva è che dopo uno stop di un paio di settimane  che mi sono imposto per far riposare il ginocchio un po sofferente, giorni in cui avevo perso moltasicurezza e alimentato le peggiori paure (!), ho percorso tutta la discesa senza  soffrire, e questo mi ha fatto tanto tanto piacere ...!!!!