mercoledì 23 maggio 2012

Brooks PureDrift

Brooks Pure Drift -  Preview


Una scarpa ancora più leggera e flessibile delle altre scarpe appartenenti al PureProject, progettata per consentire al piede di lavorare nelmodo più naturale. Il corridore guida veramente l'esperienza del correre, e il piede spinge la scarpa.
PureDrift presenta le tecnologie PureProject: BioMoGo DNA, Heel Ideale e Band Nav, nonché:

Una zona vampiede che presenta la “doppia punta”, che permette una maggiore flessione e consente una maggiore sensazione di essere a contatto al terreno .
Un ampio avampiede che permette l'espansione del piede, aumentando la stabilità
Un sottopiede estraibile, in modo che il corridore può passare dai 4 millimetri di differenziale ad uno di 0 millimetri
Un nuovo mesh, ancor più traspirante 

In commercio nel gennaio del 2013 

venerdì 18 maggio 2012

Brooks PureProject: Nuova collezzione Fall/Winter 2012



Nuova Collezzione Brooks Pure Project Fall/winter 2012: Feel More With Less




Caratteristiche Generali :


 


 Anatomical Last: Le scarpe si adattano come un guanto all’anatomia del piede sostenendone ogni parte. Questo ti consente di sentire la corsa in ogni fibra e ciò nonostante o proprio per lo straordinario comfort.


 Ideal Heel: Il tallone arrotondato favorisce un appoggio naturale poiché il contatto con il terreno avviene sulla parte anteriore del piede. Il baricentro del corridore si avvicina così al centro del corpo e il carico viene ridotto.


Nastro Nav: Questo nastro flessibile passa sopra il collo garantendo comfort al piede e mantenendolo nella posizione corretta. La sua elasticità dinamica offre esattamente il giusto grado di rinforzo e si adatta perfettamente alle forme e misure individuali del piede.




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mercoledì 16 maggio 2012

New Balance MT110 - Unboxing Preview

Scaropa Trail : New Balance MT 110 -  Trail Running Shoes - Unboxing Preview


Recensione New Balance MT 110: http://corrigaggiocorri.blogspot.it/2012/12/new-balance-mt110-recensione.html



Peso: 220gr
Altezza da terra : Tallone 21mm, Avampiede 17mm

Per i corridori che hanno subito contusioni in altre scarpe stile “a piedi nudi” , le MT 110 porta sollievo. A differenza del funzionamento tradizionale, che prevede un appoggio di tallone, lo stile di corsa “a piedi nudi” richiede un esecuzione di passo diversa, che parte dall'avampiede, e coinvolge una maggior superficie d'appoggio; richiede anche un passo più corto, che permette di utilizzare al meglio le naturali capacità ammortizzanti degli arti.

La MT 110 imita la risposta di una scarpa stile barefoot, con un differenziale di soli 4 milimmetri tra tallone e avampiede, con l'aggiunta di tutta la comfortevolezza garantita da un intersuola Acteva molto flessibile e protettiva, e una trazione elevata, grazie ad una suola ben scolpita che presenta anche dei fori di areazione

Una talloniera offre stabilità laterale,  la suola arriva ad avvolgere il piede fino sopra l'alluce per offrire protezione alle dita dei piedi. . La tomaia sintetica permette un ottima ventilazione attraverso piccoli fori. La fodera interna in poliestere e un morbido plantare integrato consentono di correre senza calzini .
La placca RockStop inserita nella parte anteriore protegge contro le asperità del fondo.








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domenica 13 maggio 2012

New Balance MT00 - Recensione



Prove d'appoggio e di tenuta con le mie nuovea New Balance MT00 per i sentieridel parco di Galceti, Prato, e su quelli dal fondo molto roccioso del Monte Ferrato


Quello che colpisce subito di questa scarpa, non è soltanto il look "spaziale" , ottenuto grazie all'uso di tessuti sintetici saldati e ad una suola da moon-boot; e non è nemmeno la sua incredibile leggerezza - 125gr!- e la sua insuperabile flessibilità, priva com'è anche di qualsiasi supporto protettivo all'avampiede e di conchiglia contenitiva al tallone; quello che stupisce è il fatto che questa scarpa - una volta messa ai piedi e percorsi pochi metri su sentiero - non si sfasci!
La tomaia di questa scarpa è così fine che si riesce a vedere attraverso il proprio piede, eppure i filamenti che la formano sono molto “rigidi”, molto resistenti alle sollecitazioni e all'usura. Presenta unici rivestimenti interni solo nel collarino e nella talloniera, e permette un ottima ventilazione. Nel caso la scarpa imbarchi acqua durante attraversamento di ruscelli o pozze, ne permette un'immediata fuoriuscita. L'allacciatura è di tipo ad occhielli, ma per evitare punti di pressione sul collo del piede – considerato anche che la linguetta è praticamente una striscia di tessuto “vellutato” senza alcun tipo di imbottitura- sono stati usati lacci dal profilo piatto. Il toe-box è ampio, ma forse un po basso sulle dita dei piedi: la tomaia può entrare in contatto col dorso delle dita, quando la scarpa è ancora nuova e la tomaia deve “sformarsi” con l'uso. Quindi, nelle prime uscite, è consigliato l'uso di “fantasmini”, per evitare eventuali contatti che producano irritazioni alle dita. Dita che sono minimamente protette dagli urti da uno strato molto fine di materiale plastico che ricopre la tomaia nei punti più sollecitati dalle torsioni, “supportandone” le forma. Ma l'unica cosa che dà una struttura a questa scarpa è la suola, prodotta da Vibram, alta 10mm per tutta la sua lunghezza; praticamente una soletta – rivestita internamente in tessuto- con dei tasselli semisferici, su alcuni dei quali - quelli che sono più sono a contatto nel terreno durante la corsa - è stato applicato un rivestimento di una gomma più dura: i tasselli funzionano come dei bumpers, assorbendo gli urti e le asperità del terreno, mentre il rivestimento assicura grip e resistenza. Il differenziale di 0mm permette di sviluppare al meglio un tipo di corsa naturale, un gesto più conforme a quello per il quale il piede è "progettato", poggiato sull'avampiede, e senza impatto iniziale di tallone. Quindi questa scarpa è adatta ad un corridore già evoluto in tal senso, o che inizi ad allenarsi usandola per brevissime distanze, facendo molta attenzione al gesto da sviluppare. Non molto adatta all'uso nel periodo invernale, in quanto col freddo occorrerebbe indossare dei calzini, per mantenere il piede riparato; e questo snaturerebbe un po' questa scarpa. La suola inoltre non garantisce grip su fondi fangosi, mentre è buona su fondi consistenti quando bagnati, ma occorre stare molto attenti agli appoggi su fondi duri, rocciosi, quando umidi, specialmente in discesa, quando occorre poggiare un po di tallone: la superficie d'appoggio della suola nella zona del tallone – ricalcando la forma del piede – non è ampia, non ha quindi gradi doti di grip, anche perché i tasselli – come invece è sulle scarpe convenzionali - non hanno un profilo “frenante” . Piacevole nell'uso sui single-track e sulla strade bianche, su tutti quei tipi di percorsi off-road dal fondo non troppo “tecnico”, in cui potersi godere la corsa spensieratamente, in totale divertimento.

Ammortizzazione 0/5
Stabilità 2/5
Protezione 1/5
Comfort 2/5
Grip 2/5
Peso 5/5
Traspirabilità 5/5

sabato 12 maggio 2012

New Balance MT00 - Unboxing , Preview, Recensione

New Balance MT00   Minimus Trail 00

Peso: 125gr (taglia 9)
Altezza a terra : Tallone 10mm, Avampiede 10 mm
flessibile, e incredibilmente agile, il New Balance MT00 offre la sensazione di sentirsi a piedi nudi sul sentiero. La tomaia è ultra sottile, con un avampiede ampio che permette di "dilatare" le dita dei piedi, il differenziale "0" è adatto ad uno stile di corsa poggiato sull'avampiede, la suola Vibram fornisce comunque un buon livello di assorbimento delle asperità del fondo.
Ammortizzazione
Per mantenere il peso basso, e un feeling naturale, questa scarpa non contiene tecnologie di imbottitura supplementare.
Intersuola
ACTEVA è una intersuola in schiuma che fornisce discreta ammortizzazione
Tomaia
Open Mesh con trattamento antimicrobico , avampiede molto largo e teo-box basso, privo di conchiglia, per una maggiore libertà del tendine d'Achille

Suola
Suola Vibram scolpita è fatto da un composto durevole che dà grip eccezionale su sentieri.


Quello che colpisce subito di questa scarpa, non è soltanto il look "spaziale" , ottenuto grazie all'uso di tessuti sintetici saldati e ad una suola da moon-boot; e non è nemmeno la sua incredibile leggerezza - 125gr!- e la sua insuperabile flessibilità, priva com'è anche di qualsiasi supporto protettivo all'avampiede e di conchiglia contenitiva al tallone; quello che stupisce è il fatto che questa scarpa - una volta messa ai piedi e percorsi pochi metri su sentiero - non si sfasci!
La tomaia di questa scarpa è così fine che si riesce a vedere attraverso il proprio piede, eppure i filamenti che la formano sono molto “rigidi”, molto resistenti alle sollecitazioni e all'usura. Presenta unici rivestimenti interni solo nel collarino e nella talloniera, e permette un ottima ventilazione. Nel caso la scarpa imbarchi acqua durante attraversamento di ruscelli o pozze, ne permette un'immediata fuoriuscita. L'allacciatura è di tipo ad occhielli, ma per evitare punti di pressione sul collo del piede – considerato anche che la linguetta è praticamente una striscia di tessuto “vellutato” senza alcun tipo di imbottitura- sono stati usati lacci dal profilo piatto. Il toe-box è ampio, ma forse un po basso sulle dita dei piedi: la tomaia può entrare in contatto col dorso delle dita, quando la scarpa è ancora nuova e la tomaia deve “sformarsi” con l'uso. Quindi, nelle prime uscite, è consigliato l'uso di “fantasmini”, per evitare eventuali contatti che producano irritazioni alle dita. Dita che sono minimamente protette dagli urti da uno strato molto fine di materiale plastico che ricopre la tomaia nei punti più sollecitati dalle torsioni, “supportandone” le forma. Ma l'unica cosa che dà una struttura a questa scarpa è la suola, prodotta da Vibram, alta 10mm per tutta la sua lunghezza; praticamente una soletta – rivestita internamente in tessuto- con dei tasselli semisferici, su alcuni dei quali - quelli che sono più sono a contatto nel terreno durante la corsa - è stato applicato un rivestimento di una gomma più dura: i tasselli funzionano come dei bumpers, assorbendo gli urti e le asperità del terreno, mentre il rivestimento assicura grip e resistenza. Il differenziale di 0mm permette di sviluppare al meglio un tipo di corsa naturale, un gesto più conforme a quello per il quale il piede è "progettato", poggiato sull'avampiede, e senza impatto iniziale di tallone. Quindi questa scarpa è adatta ad un corridore già evoluto in tal senso, o che inizi ad allenarsi usandola per brevissime distanze, facendo molta attenzione al gesto da sviluppare. Non molto adatta all'uso nel periodo invernale, in quanto col freddo occorrerebbe indossare dei calzini, per mantenere il piede riparato; e questo snaturerebbe un po' questa scarpa. La suola inoltre non garantisce grip su fondi fangosi, mentre è buona su fondi consistenti quando bagnati, ma occorre stare molto attenti agli appoggi su fondi duri, rocciosi, quando umidi, specialmente in discesa, quando occorre poggiare un po di tallone: la superficie d'appoggio della suola nella zona del tallone – ricalcando la forma del piede – non è ampia, non ha quindi gradi doti di grip, anche perché i tasselli – come invece è sulle scarpe convenzionali - non hanno un profilo “frenante” . Piacevole nell'uso sui single-track e sulla strade bianche, su tutti quei tipi di percorsi off-road dal fondo non troppo “tecnico”, in cui potersi godere la corsa spensieratamente, in totale divertimento.

Ammortizzazione 0/5
Stabilità 2/5
Protezione 1/5
Comfort 2/5
Grip 2/5
Peso 5/5
Traspirabilità 5/5



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venerdì 11 maggio 2012

New Balance MR00 - Unboxing, preview

NEW BALANCE MR00 - Minimus Road 00

Peso: 174gr (taglia 9)
Altezza a terra : Tallone 12mm, Avampiede 12 mm

La New Balance agisce come fosse un estensione del piede, con un sottile di strato di gomma all'intersuola, flessibile, che permette l'esecuzione di un passo naturale

Ammortizzazione
Nessun tipo di artefatto ammortizzante
Intersuola
RevLite composto spugnoso che fornisce leggerezza e reattività

Tomaia
Open Mesh con trattamento antimicrobico, con zona avamapiede allargata per una maggior libertà delle dita e un toe-box basso per liberare il movimento del tendine D'Achille

Suola
Vibram , composto rigido e resistente all'usura

Leggi la RECENSIONE







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giovedì 10 maggio 2012

Ritornare a correre.. è dura!

Ci sto provando, ma dopo l'intervento di due mesi fa, gli effetti dell'anestesi totale si fanno ancora sentire... non sono più lo stesso: un tempo mi svegliavo, al mattino, col pensiero di andare a correre... adesso mi devo forzare ad andare a correre, devo spingere le gambe con laforza di volontà.. non c'è più quella leggerezza, quella gioia del correre... e dopo una decina di km, le gambe si spengono proprio...




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martedì 1 maggio 2012

Saucony Kinvara Trail - Recensione



Saucony Kinvara Trail

La Saucony Kinvara Trail è un modello che si inserisce nel mondo delle scarpe minimaliste, presentando un intersuola molto bassa, 16,5mm al tallone e 12,5 all'avampiede , ed un peso di soli 220gr; diretta concorrente della New Balance MT10.

 
Quel che colpisce di questa scarpa , una volta indossata, è la comodità. Il piede giace su una soletta molto elastica che risponde dolcemente alla pressione del peso corporeo.

 
  

 
Tutta la zona intorno al tallone e alla caviglia è rivestita con un tessuto piacevole al tatto, e presenta un imbottitura morbida; il collarino ha un profilo che si alza bene sul tendine d'Achille e presenta due pad laterali, nella zona della toe-box, ben imbottiti , che avvolgono il piede poco sotto la caviglia , e svolgono una funzione di sostegno, poiché la conchiglia plastificata al tallone è molto bassa, così da liberare il tendine da ogni tipo di pressione, ma in modo di contenere il piede durante gli spostamenti laterali. A tal fine, proprio in quel punto , la superficie della tomaia presenta , su entrambe i lati, degli inserti di materiale sintetico che la rinforzano, contribuendo alla stabilità della calzata. La tomaia è costituita da un mesh molto morbido, in un unico pezzo che non presenta cuciture, permettendo di calzare la scarpa l'uso di calzini. Le cuciture degli inserti protettivi posti sul puntale non sono coperti, internamente, da alcun rivestimento, ma durante l'uso non sono state causa di alcuna irritazione. La linguetta è molto morbida, il meccanismo di allacciatura è di tipo ad occhielli, ma i lacci, in tessuto morbido e dal profilo piatto, non creano punti di pressione sul dorso del piede.
 




La superficie esterna della tomaia presenta uno strato di materiale plastico saldato che, grazie alle sue “propaggini” ben posizionate, contribuisce alla stabilità della struttura della tomia, assicurando una calzata ben contenitiva, nonché alla sua resistenza.
La zona dell'avampiede ha una forma classica, non presenta una zona alluce molto aperta, come accade in altre calzature minimaliste; questo permette all'atleta, che per la prima volta si avvicina a questo tipo di scarpa minimalista, di non trovarsi disorientato da quel tipo di impostazione, e di avere lo stesso feeling di calzata al quale è abituato con una scarpa più convenzionale.
Ben altre sono le caratteristiche al quale l'atleta dovrà abituarsi... perché questa è una scarpa che, con così poca gomma sotto il piede, e un differenziale di soli 4mm, comporta già tanti cambiamenti nel modo in cui l'atleta dovrà rapportarsi con la corsa: un gesto non poggiato sul tallone, in quanto la scarpa è priva di qualsiasi artefatto che assorba gli shock da impatto; un appoggio del piede più caricato sull'avampiede e sulla zona mediale, cosa normale per gli atleti dotati di corsa molto efficiente, ma caratteristica che l'”amatore” deve sviluppare, con la dovuta gradualità, impostando anche un altro tipo di passo, non più lungo e con lungo tempo di fase di volo, ma più corto, con una maggiore cadenza e un minor tempo di fase di volo; questi particolari diminuiscono così la forza che si scarica nell'impatto, disperdendola su una più ampia zona d'impatto, ben 2/3 della superficie del piede, contro il solo 1/3 che avviene impattando di tallone.





Il reparto suola-intersuola ha la funzione di guscio che protegge bene il piede dalle asperità del fondo, grazie ad un placca inserita sopra la suola che si estende per tutta la zona dall'avampiede fino all'arco mediale, mentre il tallone, dove l'intersuola ha un maggiore spessore, risulta morbida, ed ha una discreta capacità di smorzamento, che può risultare utile percorrendo certi tipi di discese.
La suola assicura una notevole presa al terreno, grazie ad disegno dei tasselli molto aggressivo e multi-direzionale, e alla presenza di “chiodini” gommati ; i tasselli sul tallone permettono una buona presa e ripresa di aderenza in caso di momentanee perdite di appoggio dovute a passaggi sopra pietre o radici bagnate. La tenuta sul bagnato è notevole, anche su passaggi di fondo pietroso. Su fango ottima la tenuta in appoggio, anche in discesa; si perde trazione solo in fase di spinta, forse perchè la scarpa, a causa della placca protettiva nell'intersuola, non è abbastanza flessibile - nella zona mediale - da permettere di staccare il piede con una rullata più fluida; la scarpa scarica sull'avampiede tutta la forza, forse in maniera troppo diretta, netta - spostando il terreno viscido e non compatto più che spostarsi su di esso.
La vicinanza del piede al terreno e il differenziale dell'intersuola così basso permettono un ampia possibilità di snodo per la caviglia, che può lavorare sempre in condizioni di libertà e ottimale efficienza, con minor possibilità di andare incontro a storte in caso di appoggi sbagliati o mancati lungo discese tecniche o fondi viscidi.



Una scarpa nata quasi perfetta, per il suo genere; adatta ad atleti con corsa efficiente per affrontare percorsi dalla skyrace alle gare su lunghe percorrenze; adatta all'allenamento graduale per chi non ha una corsa efficiente e cerca di migliorare il proprio stile di corsa, senza soffrire troppo le asperità del fondo: come scarpa minimalista, è portata più alla protezione della pianta del piede che al permettere una maggiore sensibilità del fondo.

Ammortizzazione: 1
Stabilità: 5
Protezione: 3
Comfort: 3
Grip: 5
Peso : 5
Traspirabilità: 3