mercoledì 6 maggio 2015

Chabochi Tarahumara Sandals



Sono fatti con la spalla di uno pneumatico da camion. Lo spessore è quasi due volte quello di un sandalo Rastro, il peso anche tre volte maggiore! Sono molto pesanti, e poco flessibili, rispetto ai sandali Rastro e Luna. Non si sentono affatto le asperità del fondo. A meno che non trovate un chiodo... ma dubito che riuscirebbe a trapassare il battistrata! (chiedete a un camionista, se è possibile...)
La parte superiore è rivestita con uno strato di pelle, veramente piacevole e antiabrasiva: in questo batte anche i Luna, mentre i Rastro sono molto più spartani.
Il sistema di allacciamento è il classico gira che gira finchè non si trova il modo di far arrivare il laccio in modo che non avanzi tanto dopo aver fatto il nodo, oppure, a quel punto, si riavvolge intorno al resto del laccio. All'inizio occorrono molte regolazioni, anche perchè la pelle è "viva" rispetto al nylon.
Poi, a seconda delle sensazioni, uno se lo rigira quanto e dove vuole: si sono diversi tutorial su youtube che fanno vedere come si allaccia. Io , senza averne visto uno, sono andato a sensazione, e alla fine, dopo un paio d'ore di corsa e regolazioni varie, ho trovato la mia "forma", che fondamentalmente sta nel far passare un paio di volte il laccio sopra il tallone, ma sotto la caviglia; ed una sola volta intorno caviglia (non come nella foto, che ero ai primi esperimenti), in modo da tenere più stabile possibile il sandalo. (pubblicherò l'ennesimo tutorial :lol: )
Il peso si sente. Il laccio di pelle, più stretto di quelli in nylon, s'infila preciso nella cavità dell'alluce, all'inizio sega un po (i lacci in nylon, più larghi, tendono a curvarsi, copiando la superficie del piede)

All'inizio sensazioni strane, poi con tutte le paranoie sul come allacciare meglio il sandalo... alla fine, quando ho trovato la mia forma, ho iniziato a correre bene, a buon ritmo: più alta è la frequenza, migliore il gesto, minor fatica.

Devo dire che di tutti i sandali che ho provato, forse grazie proprio a causa del loro peso e ai loro lacci che si avvolgono diverse volte al tallone e alla caviglia, sono gli unici con cui riesco a camminare senza che mi scivolino sotto il piede lasciandomi col tallone per terra. Ma questo è un mio difetto, che non riesco a camminare coi sandali minimalisti...

Conclusioni:
A parte il lato "romantico" di avere un vero sandalo tarahumara ai piedi, devo dire che, per correre, quelli con cui mi diverto di più, come miglior compromesso di leggerezza-stabilità-flessibilità-protezione, sono i sandali Rastro.



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