domenica 21 marzo 2010

Trail Santa Croce, Bogliasco 21/03/2010



E che belin!
Aspettavo con speranza che questo fine settimana le condizioni meteo ci potessero concedere una bella giornata che ci avrebbe permesso di godere delle belle panoramiche che ho potuto solo immaginare dai racconti dei runner del luogo... "la, dietro la nebbia..."
Un vero peccato, belin. Perchè il weekend era iniziato bene, sabato ... si fa per dire, belin .. a parte qualche dettaglio che ci ha rallentati per strada... Io e Fede siamo arrivati a Bogliasco dopo la consegna dei pettorali, dopo il briefing... praticamente siamo arrivati direttamente a cena, al ristorante "La Risacca", dove ci aveva prenotato la sera prima Alex Braccio, uno degli organizzatori dell'evento, che si è unito con noi, insieme a sua moglie; c'erano Emilio e consorte, Andrea, il Kappadocio e la Cris. Abbiamo mangiato veramente bene, tutto a base di pesce. E tutti quanti ci siamo congedati col pensiero al giorno dopo, nella speranza che il tempo, se non fosse migliorato, almeno fosse rimasto stabile... Belin
E invece no, belin. Dopo un settimana di bel tempo, la Primavera ci ha portati un mattino di pioggia. Il che non sarebbe poi stato così negativo. Il problema era il vento... Il mare, sotto via Mazzini, al momento della partenza, era mosso. Quelli del luogo ci hanno avvisato che salendo, avremmo trovato condizioni peggiori... E cos' la gara è iniziata, belin, e abbiamo affrontato la scalinata iniziale, un bello e caratteristico tratto di "ingegneria" umana, duretta da affrontare, come duro è poi stato proseguire su sentiero di pota (fango) fino al 5 km, dove abbiamo raggiunto il picco 800metri del dislivello. Niente male. Belin, quel che c'era di peggio non era tanto la pendenza, ma la pioggia, che a volte arrivava da sotto, portata da forte vento ascendente... e poi, sul crinale, un forte vento laterale ci schiaffeggiava, bagnatissimi, raggelandoci... tant'è che ormai prossimo al primo ristoro dopo il 5chilometro, dopo un'ora e venti di cammino (perchè sarò riuscito a correre si è no solo un centinaio di metri..) pensavo che non era più il caso di proseguire in un percorso che non mi stava regalando alcun piacere, ma solo preoccupazioni... e non ero il solo che stava prendendo in considerazione la possibilità dell'abbandono... E poi, quando al ristoro, con le mani gelide, non riuscivo a percepire il contatto del bicchiere di te offertomi dai quei gentilissimi signori, non ho avuto alcun dubbio. In diversi abbiamo esternato la volontà di abbandonare. e la richiesta di un passaggio per portarci a l punto di arrivo; in attesa della navetta ci siamo rifugiati all'interno della vettura dell'unità di soccorso a riscaldarci un pò, tremando, in cinque, stretti sul sedile posteriore...E da li potevamo ascoltare i messaggi radio che si passavano quelli dell'organizzazione con quelli delle unità di sicurezza... Qualcuno era caduto, fratturandosi un dito... Le condizioni meteo peggioravano, tant'è che l'organizzazion ha deciso di accorciare il percorso del trail tagliando sul percorso del cammino.
Decisione saggia, quella di preservare la sicurezza dei trailer, di cui gli va fatto un gran merito ai responsabili dell'organizzazione, che a lungo aveva curato tutti i dettagli del percorso, nei mesi precedenti, dedicandovi gran parte del proprio tempo, delle proprie energie. Alex, Antonio Fregola. Conte Ugolino, Trailmaker e mi scusino quelli che dimentico: da veri trailer, si sono preoccupati del nostro benessere.
Non mancherò, di certo, il prossimo anno.


P.S: Grazie ad Ubertino Alberto, un membro di ASD Spirito Trail conosciuto pochi giorni prima su Facebook, che mi ha fatto dono di una bandana proteggi collo (zona tanto importante per me, in quanto mio tallone di Achille).
Spirito Trail!!!

Cristina Murgia, Simone Brogioni, Me, Alessio "kappadocio" Parauda








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